Nel corso del lockdown causato dall’emergenza sanitaria legata al Covid-19 le organizzazioni culturali italiane sono state costrette a chiudere per alcuni mesi tutte le attività che coinvolgevano i pubblici in presenza. Interrotte le attività core che prevedevano presenza di pubblico, musei, teatri, fondazioni liriche, biblioteche hanno cercato attraverso il web di mantenere vivo il contatto con i propri pubblici in attesa di una riapertura che è stata poi diversa a seconda dei settori di attività.
Obiettivo di questa ricerca è stato quello di verificare come le organizzazioni culturali nel corso del lockdown iniziato a marzo 2020 si sono mosse nel creare contenuti e occasioni di comunicazione innovative al fine di non far allontanare, fidelizzare, o avvicinare i proprio pubblici reali e potenziali e come questo potesse impattare positivamente anche sulla volontà/capacità di utilizzare strumenti e canali di fundraising anche digitali.
La ricerca è stata sviluppata nei mesi di Aprile – Maggio 2020 dagli studenti della quarta edizione del Master in collaborazione con Marianna Martinoni, consulente di Terzofilo – Fundraising per lo sviluppo del non profit e docente del modulo «Fundraising per la cultura»
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