Corso di formazione intensivo sul ruolo del professionista come presidio di legalità ed ostacolo all’infiltrazione delle mafie nel tessuto economico e sociale.
Data: 17 DICEMBRE 2020 dalle 14:00 alle 19:00
Luogo: Evento online
Tipo: Webinar
Il webinar si rivolge a quelle figure professionali che intendono spendere la propria professionalità a servizio dell’impresa legale, fungendo da presidio all’infiltrazione mafiosa nell’economia legale.
PROGRAMMA
I Parte
Saluti istituzionali ed inquadramento del corso all’interno delle iniziative del Testo Unico Legalità Emilia-Romagna.
A cura di Gianguido Nobili - Responsabile Area Sicurezza Urbana e Legalità Regione Emilia-Romagna.
Modulo 1: a cura della Prof.ssa Stefania Pellegrini
• L’infiltrazione criminale nell’economia dei territori non convenzionali (la mafia al nord: l’attrazione fatale – l’incidenza della crisi economica nell’avvicinamento degli imprenditori in difficoltà).
• L’impresa mafiosa, l’impresa a partecipazione mafiosa, l’impresa grigia.
• L’etica delle professioni: i professionisti come presidi di legalità.
II Parte
Modulo 2: a cura dell’Avv. Stefania Di Buccio
• Gli strumenti della prevenzione c.d. mite, previsti dagli artt. 34 e 34 bis d.lgs. 159/2011 e la bonifica delle imprese contaminate e agevolatrici.
• Il ruolo del controllore nei percorsi emendativi
• La valutazione di un nuovo indice di rischio connesso alla contaminazione mafiosa.
Modulo 3: a cura dell’Avv. Antonella Rimondi
• La responsabilità amministrativa da reato fra evoluzioni normative e prassi applicative;
• I modelli di compliance configurabile per la valutazione del rischio di infiltrazione;
• Il ruolo dell’organismo di vigilanza, fra nuove professionalità e specializzazione della professione.
Modulo 4: a cura del Dott. Stefano Reverberi
• Analisi di un caso pratico di controllo giudiziario con applicazione dei modelli di compliance.
L'evento è realizzato nell’ambito di un Accordo di Programma con la Regione Emilia-Romagna sostenuto dalla l.r. 18/2016 e con il contributo della Regione Emilia-Romagna e dell’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna.