Programma

Insegnamenti

Storia dell'alimentazione

6 CFU (30 ore)

Docente titolare:  Massimo Montanari

Antropologia dell'alimentazione

6 CFU (30 ore)

Docente titolare:  Davide Domenici

Letteratura, linguaggio e comunicazione

8 CFU - 40 ore

Docente titolare - Gino Ruozzi

Alimentazione e arti visive

6 CFU (30 ore)

Docente titolare: Fabrizio Lollini

Storia e sociologia dei consumi alimentari

6 CFU (30 ore)

Docente titolare: Paolo Capuzzo

Tipicità e patrimonio alimentare

4 CFU (20 ore)

Docente titolare: Antonella Campanini

Pratiche e immaginario della cucina

4 CFU (20 ore)

Docente titolare: Alberto Capatti

Cibo e territorio

4 CFU (20 ore)

Docente titolare: Giovanni Perri

Seminari e iniziative

Modalità

Ai corsi previsti dal programma si aggiungeranno seminari e altre iniziative.

Tirocinio

Modalità

Il percorso didattico del Master è completato da un tirocinio della durata di 300 ore che rilascia 12 crediti formativi e che, tenendo conto delle propensioni specifiche di ciascun tirocinante, può essere svolto presso enti pubblici impegnati nella promozione della cultura gastronomica, aziende private e associazioni, istituzioni culturali.

Prova finale

Modalità

La prova finale (4 CFU) consiste nella redazione di un breve elaborato (circa 30 cartelle, 50-60.000 caratteri con spazi, comprensivi di note e bibliografia) che dimostri la padronanza delle tematiche e delle metodologie apprese nel Master. Può prendere spunto dal tirocinio o essere sviluppata a partire da altre idee e deve essere concordata con uno dei docenti del Master, che funge da relatore. Non si tratta di una tesi vera e propria e la sua valutazione, insieme alla valutazione della sua discussione e in generale a quella dell’andamento durante il Master, confluisce nel voto finale, l’unico a essere registrato. Si prevede che gli iscritti concludano il loro percorso al termine dell’anno di Master o, comunque, entro la primavera successiva.

Regole generali per la redazione dell'elaborato finale

Frontespizio

Il frontespizio deve contenere le seguenti informazioni:

Alma Mater Studiorum - Università di Bologna [senza logo]

Scuola di Lettere e Beni culturali

Master in Storia e Cultura dell'Alimentazione

TITOLO DELL’ELABORATO

Candidato: [nome e cognome, non occorre il numero di matricola]

Relatore: prof. [nome e cognome]

Anno Accademico [Anno Accademico di riferimento del Master]

 

Formattazione:

Carattere: Times New Roman Dimensione corpo testo: 12

Dimensione note: 10

Allineamento testo: giustificato

Interlinea: 1,5

Margini destro-sinistro e superiore-inferiore: 2,5 cm

NOTA BENE: Non è necessario stampare l’elaborato finale

 

Citazioni, note e riferimenti bibliografici:

Le citazioni brevi vanno inserite tra virgolette “ ” , mantenendo sempre la grandezza del carattere 12. Se la citazione supera le tre righe deve essere evidenziata sempre tra virgolette, ma bisogna ridurre i margini sia destro sia sinistro di 1 centimetro e utilizzare un carattere più piccolo, separando il paragrafo da quello precedente e successivo.

I numeri si scrivono per esteso (da uno a dieci, le decine, le centinaia, le migliaia, i milioni). I numeri all’inizio di una frase vanno scritti per esteso (esempio: Ventisette anni dopo). Anche i numeri che hanno un limitato valore aritmetico devono essere scritti in lettere (esempio: all’età di vent’anni). Si scrivono in cifra solo i giorni e le date (escluso il primo gennaio).

Quando si vuole dare particolare enfasi a una parola, si usano le virgolette alte “ ”.

Il corsivo deve essere utilizzato per: titoli di libri, articoli, documenti di vario genere, audiovisivi ecc. Bisogna fare attenzione all’uso delle virgolette e dei punto e virgola e usare l’“a capo” con discernimento, in quanto indica una cambiamento di argomento. Si prega di evitare di separare i diversi paragrafi con uno spazio bianco o con una riga vuota.

Si rammenta che in lingua italiana gli aggettivi si scrivono minuscoli, anche nel caso si tratti di aggettivi che fanno riferimento a nomi di popoli. Per quel che riguarda i sostantivi che fanno riferimento a nomi di popoli, in italiano si può adottare sia la maiuscola sia la minuscola. Per semplicità, si consiglia di usare sempre la minuscola.

Per le citazioni e le note, è possibile scegliere quale sistema di riferimenti bibliografici utilizzare tra i due illustrati di seguito. Si raccomanda di farlo in modo coerente e omogeneo nel corso dell’intero elaborato. Si sottolinea, inoltre, che i riferimenti vanno inseriti non solo nel caso in cui si citi letteralmente tra virgolette un brano di altro autore, ma anche per indicare quali sono le fonti utilizzate per scrivere una frase, un paragrafo ecc.

 

SISTEMA “ANTROPOLOGICO”

I riferimenti sono inseriti nel testo, nella forma (Domenici 2000: 25). L’iniziale del nome proprio si utilizza solo in caso di omonimie da disambiguare. L’esempio riportato sta a indicare che il brano citato o richiamato nel testo è rintracciabile alla pagina 25 del libro/articolo di Domenici, riportato poi nella bibliografia finale. Se ci sono due o più opere del medesimo autore pubblicate nello stesso anno è bene distinguerle con una lettera (Domenici 2000a, 2000b), anche nella bibliografia finale.

Le note a piè di pagina hanno la sola funzione di commento, approfondimento o di digressione rispetto all’argomento principale. Possono essere utilizzate come spazio utile per aggiungere dettagli, una traduzione o dei cenni bibliografici relativi ad un particolare aspetto dell’argomento trattato a cui il lettore può fare riferimento. I riferimenti bibliografici all'interno delle note hanno la stessa forma (Cognome anno: pagina).

 

SISTEMA “STORICO”

I riferimenti devono essere inseriti tramite le note a piè di pagina in ordine numerico progressivo. La numerazione deve ripartire dalla nota numero 1 all’inizio di ogni nuovo capitolo. La nota deve contenere l’intera indicazione della fonte bibliografica di riferimento. La prima citazione di un’opera deve includere il nome e cognome dell’autore, il titolo, il luogo di edizione, il nome dell’editore e l’anno di pubblicazione, nonché le pagine cui fa riferimento (secondo modalità esplicitate più sotto). Le citazioni successive della stessa opera includono solamente il cognome dell’autore, il titolo abbreviato e le pagine di riferimento. La dicitura “Ibid.” deve essere utilizzata soltanto se in nota è citata la medesima opera della nota precedente. 

 

BIBLIOGRAFIA FINALE

Per entrambi i sistemi di riferimenti, la bibliografia finale, in ordine rigorosamente alfabetico per autore, sarà redatta secondo il seguente modello:

Monografie:

Domenici, Davide, Il senso delle cose. Materialità ed estetica nell’arte mesoamericana, Bologna, Bononia University Press, 2017.

Se si cita da una riedizione, è consigliabile specificare l’anno della prima pubblicazione tra parentesi:

Calvino, Italo, Lezioni americane: sei proposte per il prossimo millennio, Milano, Mondadori, 2002 (1988).

Se si cita da una traduzione è consigliabile inserire anche i dati dell’opera originale:

Douglas, Mary, Antropologia e simbolismo, Bologna, il Mulino, 1985 (Ed. or., Implicit Meanings. Essay in Anthropology, London, Routledge, 1975).

Contributi in opere collettanee:

Bowser, Frederick P., “The Free Person of Color in Mexico City and Lima: Manumission and Opportunity, 1580-1650”, in Engerman, Stanley L. – Genovese, Eugene D. (eds.), Race and Slavery in the Western Emisphere: Quantitative Studies, Princeton, Princeton University Press, 1975, pp. 331-368.

Articoli in riviste:

Roskamp, Hans, “El culto a los ancestros entre los tarascos”, Arqueología mexicana, 18 (106), 2010, pp. 47-52.

Se ci sono due o più opere del medesimo autore pubblicate nello stesso anno è bene indicarlo con una lettera secondo il seguente ordine: 1980a, 1980b ecc.

Sitografia:

È importante sottolineare che la sitografia include solo quei testi che siano reperibili online e che sono privi di indicazioni editoriali come ad es. autore, anno, editore ecc. In questo caso, il sito web va elencato in sitografia, indicando la data dell’ultima consultazione.

Tutti i testi di articoli scientifici, monografie ecc. che invece riportino i dati editoriali suddetti, pur se scaricati dalla rete devono essere trattati in tutto e per tutto come pubblicazioni cartacee e quindi inseriti in bibliografia e non in sitografia.

Risorse per la ricerca bibliografica online:

Catalogo del Polo Bolognese del Servizio Bibliotecario Nazionale: https://sol.unibo.it/SebinaOpac/Opac?sysb =

Sistema bibliotecario d’Ateneo:

http://www.sba.unibo.it/it

Catalogo del servizio bibliotecario nazionale:

http://opac.sbn.it/opacsbn/opac/iccu/free.jsp

Banche dati dell’Ateneo:

http://www.sba.unibo.it/it/almare/collezioni/banche-dati

Servizio proxy di Ateneo:

https://sba.unibo.it/it/almare/servizi-e-strumenti-almare/connessione-da-remoto

Google Scholar:

https://scholar.google.com/

Jstor:

https://www.jstor.org/

Academia:

https://www.academia.edu

Research Gate

https://www.researchgate.net