Docenti

Enrico Pitozzi

Enrico Pitozzi

Direttore del Master

Enrico Pitozzi è docente presso l’Università di Bologna. Ha insegnato nelle università di Venezia (IUAV) e Padova ed è stato visiting professor presso le università di Parigi, Montréal, Valencia e Francoforte.

È codirettore – con Ermanna Montanari – del centro internazionale di vocalità «Malagola», fondato a Ravenna. È membro del Comitato Scientifico per lo Spettacolo della Regione Emilia-Romagna (LR13/99 art. 6 - Giunta regionale del 12/07/2021, DGR n. 1118/2021). È membro del «MeLa research lab» dell’Università Iuav di Venezia, del «Sensory Studies» della Concordia University (Canada) e del progetto « Extended Reality Research and Creative Center» dell’Université Côte d’Azur de Nice (Francia). È membro del comitato scientifico della collana «Corpi» presso l’editore Quodlibet, delle riviste «Percées - Explorations en arts vivants» (Canada), «Map D2 Journal - Map and Program of Arts in Digital Dance and Performance» e «Moringa» (Brasile). Ha animato il seminario interno alla 37° Biennale del Teatro di Venezia 2005 diretta da Romeo Castellucci. Ha partecipato nel maggio 2013 – in qualità di docente – al progetto Biennale danza College della Biennale di Venezia, Settore Danza, diretto da Virgilio Sieni, con il quale collabora anche per la Biennale Danza 2014. Ha diretto, con la coreografa Simona Bertozzi, il progetto di formazione «Volcano» presso l’Arboreto – Teatro Dimora di Mondaino. Tra le pubblicazioni recenti ricordiamo Magnetica. La composizione coreografica di Cindy Van Acker | La composition chorégraphique de Cindy Van Acker | The choreographic composition of Cindy Van Acker, Macerata, Quodlibet, 2015. Bodysoundscape. Perception, movement and audiovisual developments in contemporary dance, in Yael Kaduri, The Oxford Handbook of Sound and Image in Western Art, Oxford University Press, 2016; Acusma. Figura e voce nel teatro sonoro di Ermanna Montanari, Macerata, Quodlibet, 2017. Il numero monografico Teatri del suono della rivista «Culture Teatrali», n. 27, annuario 2018, con Isabelle Choinière e Andrea Davidson, Through the Prism of the Senses. Mediation and New Realities of the Body in Contemporary Performance. Technology, Cognition and Emergent Research-Creation Methodologies, BRISTOL, Intellect Books, 2019 e con Ermanna Montanari, Cellula. Anatomia dello spazio scenico | Anatomy of the scenic space, Macerata, Quodlibet, 2021.

 

 

Insegnamento: ESTETICHE DELLA SCENA INTERMEDIALE | CREATIVITA’ E PROCESSI D’INNOVAZIONE TECNOLOGICA

Alessandro Iannucci

Alessandro Iannucci

Professore associato presso il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna.

I suoi principali interessi di ricerca sono la tradizione classica, il digital heritage e le forme di comunicazione e la valorizzazione del patrimonio culturale (arti visuali, monumenti storici, siti archeologici, archeologia industriale, collezioni museali). Negli ultimi anni l’attività scientifica è stata rivolta prevalentemente allo sviluppo del laboratorio di ricerca “FrameLAB - Multimedia & Digital Storytelling” di cui è il direttore attraverso progetti di musealizzazione digitale di monumenti e aree di interesse per la memoria culturale.

Tra i progetti europei in corso DARE (UIA, Project Number UIA04-137, 2019-2022) sulla memoria culturale per la rigenerazione urbana) e Byllis (Capacity Building Project – Delegated Cooperation 2020-2024) digital storytelling del parco archeologico di Byllis in Albania). Tra le pubblicazioni recenti ricordiamo, con Angelo Pompilio, Il patrimonio musicale: entità materiale e immateriale, «IL SAGGIATORE MUSICALE», 2017, 24; con Marco Orlandi, Ravenna negli anni di Dante: metodi e strumenti per una mappa storica digitale interattiva, in Dante e Ravenna (Longo 2019); L’Europa nasce a Mileto. Mercati, filosofia e cultura tra Oriente e Occidente, in Utopia (Europa). Ovvero del diventare cittadini europei (Mimesis 2019) e con Greta Ugolotti, Federica Collina, Simone Zambruno, Marco Cornaglia, Alberto Urcia, The 3D recording of the so-called Spreti sarcophagus in the Basilica of San Vitale (Ravenna, Italy), «DIGITAL SCHOLARSHIP IN THE HUMANITIES», 2022.

 

Insegnamento: FORME DELLA DRAMMATURGIA TRA SCENA E AUDIOVISIVO

Alessandro Renda

Alessandro Renda

Attore, regista e filmmaker nel Teatro delle Albe di Ravenna

Si avvicina alla compagnia del Teatro delle Albe fin da adolescente partecipando ai laboratori della non-scuola, pratica teatral-pedagogica creata da Marco Martinelli. Nel 1998 viene scelto per interpretare uno dei dodici “palotini” dello spettacolo I Polacchi, testo e regia di Martinelli, e da allora entra a far parte stabilmente del Teatro delle Albe e prende parte a numerosi spettacoli della compagnia.

Dal 2001 è guida nei laboratori non-scuola. Dal 2003 si occupa di video, realizzando proiezioni per la scena o “traduzioni” in video di molti spettacoli del Teatro delle Albe e documentari su esperienze teatrali della compagnia in giro per il mondo.

 

Workshop: DOCUMENTARE LO SPETTACOLO DAL VIVO E I SUOI PROCESSI DI CREAZIONE

Angelo Pompilio

Angelo Pompilio

Professore ordinario di “Storia della musica moderna” nel Dipartimento di Beni culturali a Ravenna.

È stato insegnante di Storia della musica presso il Conservatorio di musica “Rossini” di Pesaro (1981-83), ricercatore di Storia della musica presso il corso di laurea in Discipline delle arti, musica e spettacolo dell'Università di Bologna (1983-1993), professore associato di Storia della musica presso la Facoltà di Magistero dell'Università di Messina (1993-94), dal 1994 svolge la sua attività presso la Facoltà di Lettere, poi Facoltà di Conservazione dei Beni culturali. Dal 2001 al 2007 ha diretto l'Istituto Superiore di Studi Musicali “G.Verdi” di Ravenna, dal 2007 al 2015 ha diretto il Dipartimento di Beni culturali dell'Università di Bologna, sede di Ravenna, dal 2012 al 2015 ha ricoperto l'incarico di Vicepresidente della Scuola di Lettere e Beni culturali, sede di Ravenna.

La sua attività di ricerca si è sviluppata in tre direzioni: la ricerca storiografica (il madrigale italiano del Cinque-Seicento e il teatro d'opera italiano), la ricerca bibliografica sulle edizioni musicali a stampa (edizioni italiane del Cinquecento e dell'Ottocento e i libretti d'opera), l'impiego di tecnologie informatiche per i beni musicali (allestimento di repertori musicali e gestione della documentazione musicale).

 

Insegnamento: CURATELA E VALORIZZAZIONE DIGITALE DEL PATRIMONIO AUDIOVISIVO DELLO SPETTACOLO DAL VIVO

Catherine Maximoff

Catherine Maximoff

videaste internazionale

È una delle più interessanti videaste internazionali. Dopo aver studiato musica al Conservatorio di Lione, ha diretto film di danza al fianco di artisti come Peeping Tom, Emanuel Gat, Russell Maliphant e Wayne McGregor (attuale direttore della Biennale danza di Venezia). Ha poi diretto quattro documentari, due dei quali coprodotti da Arte.tv, interamente dedicati alla sperimentazione di nuove forme di documentazione della musica e della danza contemporanea, nonché alla tragedia raciniana e alla musica etiope degli anni Sessanta. Allo stesso tempo ha prodotto diverse registrazioni di spettacoli di danza e concerti per il “Festival des Suds” di Arles. Oggi è autrice di lungometraggi sperimentali, che investono le arti performative e le pratiche installative. In particolare, adatta per l'animazione il romanzo di Karel Capek La guerra delle salamandre. Come sceneggiatrice, ha scritto il documentario d'animazione Tufo di Victoria Musci, di prossima uscita, e sta collaborando al prossimo progetto del regista egiziano Marwan Hamed. Di recente è stata anche consulente per tre film candidati all'Oscar, Wardi (2018) di Mats Grorud, Corpus Christi (2019) di Jan Komasa, Leave no traces (2021) di Jan P. Matuszynski.

 

Workshop: DOCUMENTARE LO SPETTACOLO DAL VIVO E I SUOI PROCESSI DI CREAZIONE

Claudia Castellucci

Claudia Castellucci

Artista e Co-fondatrice della Socìetas Raffaello Sanzio

Nel 1981 fonda la Socìetas Raffaello Sanzio (oggi Socìetas) assieme a Romeo Castellucci e Chiara Guidi. Compone testi, sia drammatici sia teorici, oltre a essere interprete in diversi spettacoli. Sotto la sua direzione, la Socìetas inaugura la Scuola Teatrica della Discesa, esperienza ciclica di filosofia e prassi del teatro. Nel 2003 nasce la Stoa, una scuola dedicata al movimento ritmico, che realizza diversi Balli, danze improntate a un’interpretazione del movimento sul metro del tempo musicale. Nel 2009 fonda la compagnia di ballo Mòra, che specializza il rapporto del movimento nel tempo e realizza Homo Turbae, con le musiche per organo di Olivier Messiaen e La seconda Neanderthal, con le musiche di Scott Gibbons. Segue nel 2014 la fondazione della Scuola Cònia sulla Tecnica della rappresentazione, e nel 2017 una nuova periodica Scuola Mòra dedicata allo studio e la prassi del ritmo. Nel 2021 fonda a Cesena Catalysi.

Dal 2012 si dedica alla composizione e all'interpretazione del ciclo Il regno profondo, una lunga confessione divisa in tre diverse parti e forme sceniche: La vita delle vite, il Dialogo degli schiavi e Cosa faccio qui?. Nell'ambito dell'arte figurativa, con I Passanti - mostra di ritagli dei giornali (2012) crea una quarantina di quadri destinati all’esposizione: sono estrazioni di figure dalla carta stampata su cui si applica un giudizio. La Celebrazione dei gesti istoriali (2012) è un'azione imitativa promossa da Claudia Castellucci, su una sequenza di propri disegni. Tra i testi pubblicati: Il teatro della socìetas Raffaello Sanzio, dal teatro iconoclasta alla super-icona (Ubulibri 1992), Uovo di bocca. Scritti lirici e drammatici (Bollati Boringhieri 2000) Epopea della polvere, (Ubulibri 2001), Les Pèlerins de la matière, théorie et praxis du théâtre (Les Solitaires Intempestifs 2001), The Theatre of Socìetas Raffaello Sanzio (Routledge 2007), Setta Scuola di tecnica drammatica (Quodlibet 2015), and Bollettini della Danza (Edizioni Sete 2019).

Da diversi anni ha intrapreso una riflessione radicale sull’archivio d’arte. È curatrice dell’archivio della Socìetas Raffaello Sanzio. Nel 2020 le è stato conferito il Leone d'Argento alla carriera dalla Biennale di Venezia – Settore Danza.

 

Insegnamento: LO SPETTACOLO DAL VIVO E L'ARCHIVIO D’ARTE

Cristina Ventrucci

Cristina Ventrucci

studiosa indipendente

Tiene regolarmente seminari e conferenze intorno alla scena contemporanea e ai processi di archiviazione del materiale delle arti performative. In particolare, ha curato e cura l'impianto e l'ideazione di alcuni archivi d'artista, tra i quali quello della Socìetas Raffeello Sanzio, compagnia di punta della ricerca nazionale ed internazionale. Cristina Ventrucci ha una lunga esperienza nell'ambito dello spettacolo dal vivo; è stata consulente di diversi Artisti, tra i quali il Teatro delle Albe di cui ha curato per 15 anni i materiali d'archivio audiovisivo. E' stata direttrice del Festival di Santarcangelo, uno dei festival di arti dal vivo più importanti a livello nazionale ed internazionale. Tra le altre attività: Collaborazione con Ermanna Montanari presso Teatro delle Albe/Ravenna Teatro al Teatro Rasi di Ravenna per consulenza e cura editoriale per ENTER (2016) e con Alessandro Argnani/Marcella Nonni per La Stagione dei Teatri. Membro del consiglio direttivo dell'Associazione Ubu per Franco Quadri.

Cristina Ventrucci vanta, inoltre, una lunga esperienza editoriale, come pubblicista e saggista all'interno delle principali riviste di settore (Art'O, Hystrio). Ha redatto profili d'artista ed è stata tra le animatrici della casa editrice Ubulibri fondata e diretta da Franco Quadri. Ha realizzato uno dei libri di riferimento per conoscere la scena teatrale italiana degli anni Novanta: C. Ventrucci, R. Molinari, Certi prototipi di teatro. Fanny & Alexander, Masque Teatro, Motus, Teatrino Clandestino (Ubulibri 2000).

 

Insegnamento: LO SPETTACOLO DAL VIVO COME PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE: ASPETTI LEGISLATIVI, DIRITTO D'AUTORE, CASI STUDIO

DIGITALIA

DIGITALIA

È un consorzio che unisce l’esperienza e le competenze maturate in decenni di collaborazione da Fondazione Ravenna Manifestazioni / Ravenna Festival, BH Audio, Il Video e Italiafestival nell’ambito delle tecnologie audio e video al servizio dello spettacolo dal vivo.

Il team di DIGITALIA unisce la passione per la grande tradizione italiana dello spettacolo dal vivo a una nuova visione per il futuro della musica e delle arti performative.
Accettando la sfida del digitale, il consorzio Digitalia ne fa propri gli strumenti per offrire una nuova esperienza della cultura, grazie alle alte competenza acquisite nell’ambito dell’amplificazione e dello streaming live e on-demand. DIGITALIA si propone non solo di realizzare riprese audio e video di spettacoli dal vivo, ma anche di assumere incarichi da privati o enti pubblici, informare e sensibilizzare addetti ai lavori e pubblico sugli sviluppi del settore, formare figure professionali specializzate, promuovere la digitalizzazione dei teatri, la ricerca e l’analisi a supporto dell’innovazione.

Attraverso il sistema MLG creato da DIGITALIA, lo streaming Audio Immersivo restituisce allo spettatore a distanza un ascolto straordinariamente fedele all’evento live, ricostruendo e rispettando la spazialità degli eventi documentati. 

 

workshop: TECNICHE DI RIPRESA E TRASMISSIONE IN STREAMING DELLO SPATTACOLO DAL VIVO

 

Elisabeth Coronel

Elisabeth Coronel

Regista e Artista

Si è formata come regista/artista visiva presso l’Ecole Nationale Supérieure des Arts Décoratifs de Paris e come videoartista presso l’Università di Tokyo. Ha lavorato nel mondo dell'animazione, della fiction e della produzione audiovisiva. Si è unita ad Arnaud de Mezamat nella creazione di Abacaris Films (1993). Insieme o separatamente, hanno realizzato più di venti film documentari su temi che vanno dagli eventi sociali e storici ai film dedicati ai diversi ambiti della cultura (teatro, danza contemporanea, musica, arti visive, letteratura). È in particolare autrice/regista di tre film, trasmessi in diversi festival e su ARTE, dedicati al lavoro del coreografo Saburo Teshigawara: Saburo Teshigawara, Danzare l'invisibile (2005), IN PAGE (2006) e, codiretto con Arnaud de Mezamat, PARA-DICE (2006). Per questi lavori ha ricevuto diversi riconoscimenti internazionali come: Primo premio al festival internazionale "Coreografo Elettronico" Napoli 2004; Dance On Camera New York 2004; Festival d'Automne Parigi 2005; FIFA Montreal 2006; ReelDance International Dance On Screen Festival, Australia 2006.

È stata anche lettrice presso il CNC e la commissione televisiva della Procirep, société civile des Producteurs de Cinéma et de Télévision.

 

Workshop: DALLA SCENA ALLO SCHERMO: LINEAMENTI DI REGIA

Fabio Cirifino

Fabio Cirifino

Artista, fotografo e direttore della fotografia (Studio Azzurro)

Fabio Cirifino, Paolo Rosa (1949-2013) e Leonardo Sangiorgi danno vita alla formazione Studio Azzurro nel 1982; un’esperienza che nel corso degli anni esplora le possibilità poetiche ed espressive dei nuovi linguaggi tecnologici. A loro si aggiunge, dal 1995 al 2011, Stefano Roveda, esperto di sistemi interattivi. Attraverso la realizzazione di videoambienti, ambienti sensibili, percorsi museali, performance teatrali e film, disegnano un percorso artistico trasversale alle tradizionali discipline e formano un gruppo di lavoro aperto a differenti contributi e importanti collaborazioni. È così che Studio Azzurro prende la forma di un laboratorio di ricerca artistica spesso paragonato a una bottega rinascimentale.

La ricerca artistica, all’inizio, si orienta verso la realizzazione di videoambientazioni, in cui viene sperimentata l’integrazione tra immagine elettronica e ambiente fisico, perseguendo l’intento di rendere centrale lo spettatore e i percorsi percettivi in cui è iscritto. Queste sperimentazioni sono applicate anche alle arti performative, con le quali si avvia un percorso negli stessi anni. L’integrazione tra azione teatrale e immagine video si realizza con l’invenzione della doppia scena, ovvero l’interazione in diretta tra corpo dell’attore e spazio virtuale del video (Prologo a un diario segreto contraffatto 1985, La Camera Astratta 1987 con la Gaia Scienza). Con la fine degli anni Novanta, la scenografia diventa proiezione, in parte interattiva, assumendo una valenza che va oltre la semplice rappresentazione: i corpi danzanti interagiscono quasi ininterrottamente con l’ambiente circostante, rendendolo dinamico (The Cenci 1997, Il fuoco, l’acqua e l’ombra 1998, Delfi, cantata 2016). Dall’inizio degli anni Duemila, a questa ricerca si affianca il bisogno di un confronto con il territorio, con la sua identità e la sua memoria. Parallelamente alle opere di ricerca e a quelle commissionate, Studio Azzurro ha documentato l’attività di altri artisti, più o meno affini al suo orientamento. Ne è nata una consistente collezione di Videodocumenti che testimoniano momenti particolarmente prolifici per la storia culturale di Milano e toccano il mondo dell’arte, della poesia, dell’architettura, del teatro e della musica. In particolare, il festival Milano Poesia 1988-92, la rassegna di mostre che Fondazione Mudima ha dedicato a Fluxus (1990-94), le prime Lezioni di Industrial Design al Politecnico di Milano. 

 

Workshop: VIDEODOCUMENTI

 

 

Francesco Maria Spampinato

Francesco Maria Spampinato

Professore associato dell'Università di Bologna

Presso l’università di Bologna svolge ricerche nell'ambito della storia dell'arte contemporanea e degli studi visuali, con una concentrazione sul rapporto tra arte contemporanea, media e tecnologia. Sviluppa una particolare attenzione per temi quali il postmodernismo, le pratiche collettive, le sperimentazioni mediali e l'impatto dei personal computer e di Internet sulla cultura visuale. Tra le sue ultime pubblicazioni si segnalano il libro Art vs. TV: A Brief History of Contemporary Artists’ Responses to Television (Bloomsbury Academic, 2022); la curatela del volume GMM – Giovanotti Mondani Meccanici: Computer Comics 1984–1987 (NERO, 2021); varie voci per Enciclopedia dell’Arte Contemporanea, a cura di Vincenzo Trione e Valeria Della Valle (Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, 2021); e saggi monografici per riviste accademiche o cataloghi di mostre su Public Movement (PAJ, 2018), Lizzie Fitch and Ryan Trecartin (Fondazione Prada, 2019), USCO (Visual Culture Studies, 2020) e Susan Kare (Imago, 2022).

 

Insegnamento: ESTETICHE DELLA SCENA INTERMEDIALE

Gerardo Guccini

Gerardo Guccini

Docente presso l'Università di Bologna

Insegna “Drammaturgia” e “Teorie e tecniche della composizione drammatica” all’Università di Bologna. Nel 1995 fonda con Claudio Meldolesi il semestrale «Prove di Drammaturgia». Dal 1996 e il 1999 coordina il Progetto Europeo Comenius T.E.A.T.R.E. che si propone di individuare modalità formative di carattere teatrale pertinenti alle esigenze degli insegnanti delle scuole medie superiori. Al progetto partecipano l'IRRER, l'Università di Derby e il rettorato di Nantes. Gli esiti della ricerca vengono pubblicati a cura della Comunità Europea nel volume di Gerardo Guccini - Yvonne Hurt - Jean Lataillade - Myriam Leroux,Le partenariat: une voi européenne pour la formation théâtrale de enseignants, Nantes, Projet Européen T.E.A.T.R.E., 2001. Nel 2002 viene nominato Responsabile Scientifico del CIMES. Negli anni 2003 e 2004 tiene moduli di Teoria teatrale e Drammaturgia nell'ambito del corso di alta formazione per registi lirici presso l'Accademia delle arti e dei mestieri, Fondazione Teatro alla Scala, Milano. Nel 2012, fonda con Matteo Casari la collana in rete Arti della Performance (AMS Acta). Dal 2018 al 2022 è stato responsabile Scientifico del Centro teatrale La Soffitta. I suoi studi comprendono il teatro di narrazione e la drammaturgia contemporanea.

Tra le pubblicazioni recenti ricordiamo Maria Callas: il teatro dei concerti, «ACTING ARCHIVES REVIEW», 2020; Le théâtre de narration en Italie. Presque un genre en soi, entre la tragédie et le rire, in: 1990-2020. Le théâtre italien en résistance (éditions Théâtrales 2021) e di L'idea (reversibile) di nuovo. Uno sguardo alla formazione teatrale, in: 2011-2021. Dieci anni di teatro Fuori Luogo (Scarti Edizioni 2021). È curatore, insieme a Claudio Longhi e Daniele Vianello di Creating for the Stage and Other Spaces: Questioning Practices and Theories (AlmaDL University of Bologna Digital Library, 2021).

 

Insegnamento: FORME DELLA DRAMMATURGIA TRA SCENA E AUDIOVISIVO 

Giovanni Emanuele Corazza

Giovanni Emanuele Corazza

Professore ordinario presso la Scuola di Ingegneria dell'Università di Bologna

Presidente della Fondazione Guglielmo Marconi e fondatore del Marconi Institute for Creativity. E' stato Presidente del Consorzio Cineca negli anni 2017-2019; Membro del Consiglio di Amministrazione della Università di Bologna negli anni 2012-2018; Membro della Partnership Board della iniziativa europea 5G-PPP negli anni 2013-2018; Direttore del Dipartimento di Elettronica, Informatica e Sistemistica (DEIS) negli anni 2009-2012; responsabile delle Wireless Communications nel centro di eccellenza ARCES; Presidente del Corso di Laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni negli anni 2000-2003; Chairman della Advanced Satellite Mobile Systems Task Force (ASMS TF); fondatore e Chairman della Integral Satcom Initiative (ISI). Il Marconi Institute for Creativity si occupa della creatività come disciplina, basandosi su ricerca scientifica, interventi formativi e applicazione professionale. La sua attività di ricerca si svolge negli ambiti telecomunicazioni, computer science, creatività. Tra le sue recenti pubblicazioni ricordiamo: Glaveanu V.P.; Hanchett Hanson M.; Baer J.; Barbot B.; Clapp E.P.; Corazza G.E.; Hennessey B.; Kaufman J.C.; Lebuda I.; Lubart T.; Montuori A.; Ness I.J.; Plucker J.; Reiter-Palmon R.; Sierra Z.; Simonton D.K.; Neves-Pereira M.S.; Sternberg R.J., Advancing Creativity Theory and Research: A Socio-cultural Manifesto, «THE JOURNAL OF CREATIVE BEHAVIOR», 2020; Corazza, Giovanni Emanuele; Darbellay, Frédéric; Lubart, Todd; Panciroli, Chiara, Developing Intelligence and Creativity in Education: Insights from the Space–Time Continuum, in: Creativity and Learning, (Palgrave Macmillan, 2021); Mastria, Serena; Agnoli, Sergio; Zanon, Marco; Acar, Selcuk; Runco, Mark A; Corazza, Giovanni Emanuele, Clustering and switching in divergent thinking: Neurophysiological correlates underlying flexibility during idea generation, «NEUROPSYCHOLOGIA», 2021 e Agnoli, Sergio; Pozzoli, Tiziana; Mancini, Giacomo; Franchin, Laura; Mastria, Serena; Corazza, Giovanni Emanuele, This is My Fairy Tale: How Emotional Intelligence Interacts with a Training Intervention in Enhancing Children's Creative Potential, «THE JOURNAL OF CREATIVE BEHAVIOR», 2022.

 

Insegnamento: CREATIVITA’ E PROCESSI D’INNOVAZIONE TECNOLOGICA

Giulio Boato

Giulio Boato

Regista e montatore video

Ha studiato arti visive e dello spettacolo all'Università di Venezia, Bologna, Bordeaux e Parigi3, e attualmente vive a Bordeaux, in Francia. Nel 2012 realizza la sua prima opera di videoarte, insieme al compositore e sound designer Lorenzo Danesin, che continua a essere il primo collaboratore di tutti i suoi progetti. Nel 2015 Boato ha realizzato il suo primo documentario su Jan Fabre. Negli anni ha continuato a collaborare con Fabre, realizzando due film sulle mostre Among Spiritual Guards (2016) e Glass and Bones (2017). Nel 2018 ha presentato al The Segal Center di New York il film THEATRON | Romeo Castellucci, presentato in prima italiana al Biografilm Festival di Bologna. Nel 2019 ha presentato il suo terzo ritratto d’artista un film scritto con Enrico Pitozzi e dedicato all’artista multimediale giapponese Shiro Takatani, selezionato in concorso al FIFA 2019 di Montreal. Del 2019 è anche Rivale, un lavoro a metà tra film e opera, basata sulla musica della compositrice italiana contemporanea Lucia Ronchetti. Insieme a Lorenzo Danesin, ha diretto due film tratti da performance: L'uomo che cammina (2019), una videoinstallazione immersiva basata su una performance paesaggistica di DOM-, selezionata in concorso al FIFA 2020, e Trenodia (2019) a partire dalla performance di arte pubblica partecipata di Mariangela e Vinicio Capossela. Nel 2021 ha fondato 313 film production insieme a Lorenzo Danesin e Laura Belloni.

 

 

Workshop: DOCUMENTARE LO SPETTACOLO DAL VIVO E I SUOI PROCESSI DI CREAZIONE

Marco Martinelli

Marco Martinelli

Drammaturgo e regista

È fondatore del Teatro delle Albe insieme a Ermanna Montanari con la quale ne condivide la direzione artistica. I suoi testi sono pubblicati e messi in scena in dieci lingue e selezionati da Fabulamundi e Italian and American Playwrights Project. Numerosi i riconoscimenti nazionali e internazionali ricevuti, tra i quali: sette Premi Ubu, Premio Golden Laurel-Mess Festival Sarajevo, Premio Hystrio. Nel 2016 scrive Aristofane a Scampia (Ponte alle Grazie) in cui racconta l’esperienza della non scuola, nata a Ravenna negli anni Novanta e da allora divenuta una eccezionalità pedagogica in Italia e nel mondo. Il libro, tradotto in francese e pubblicato da Actes Sud, ha ricevuto il Prix de la Critique come “miglior libro sul teatro” del 2021. Debutta al cinema nel 2016 con Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi, e successivamente realizza - sempre co-firmando il soggetto con Montanari - The Sky over KiberaEr, ULISSE XXVI fedeli d’Amore (2021), un film “attorno” a Dante e al nostro presente, proiettato in prima mondiale a Filmmaker Festival e a Expo Dubai 2022-Padiglione Italia.

 

Workshop: DALLA SCENA ALLO SCHERMO: LINEAMENTI DI REGIA

 

Marco Müller

Marco Müller

professore ordinario presso la Shanghai Film Academy, di cui dirige il centro di ricerca

È tra i produttori cinematografici e direttori artistici più influenti a livello internazionale. Tra il 1998 e il 2002, e poi di nuovo nel 2004, svolge l’attività di responsabile del Dipartimento Film e Video di Fabrica (centro di ricerca sulla comunicazione del Gruppo Benetton), dove si occupa della formazione di nuovi cineasti e videasti. In questo contesto si precisa il suo nuovo profilo di produttore cinematografico – inizialmente per Fabrica Cinema, la struttura di produzione che crea a integrazione del Dipartimento. Dal 2004 al 2011 è stato direttore artistico della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia e dal 2012 al 2014 del Festival internazionale del Film di Roma. Nel 2015 è stato scelto come direttore del Beijing International Film Festival.

Si è occupato anche di produrre film realizzati da registi teatrali, incentivando così l'ibridazione tra mezzi espressivi. É stato produttore, per esempio, del film Grido (2006) del regista teatrale Pippo Debono. Tra i maggiori premi internazionali che Marco Müller ha ricevuto negli ultimi anni: Premio Fondazione del Centenario (Svizzera 2007), Premio della Japan Foundation per le Arti (Giappone,2008), Ordine "Druzhba" di Merito Culturale (Russia, 2010), Premio del Contributo agli Scambi Bilaterali (Cina, 2011).

E' autore di diversi cataloghi e saggi sul cinema d'autore, tra i quali ricordiamo Marco Muller, Elena Pollacchi, Ombre elettriche Cento anni di cinema cinese (1905-2005) (Electa 2005). È autore dei capitoli sul cinema dell’India e dell’Asia Orentale e del Sud-est per la Storia del cinema (sotto la direzione dei Proff. Gian Piero Brunetta e Lino Micciché, Curcio Editore, Roma 1985-1987) e sul cinema cinese per la Historia del cinema (Editora Catedra, Barcelona 1991-94). La sua ultima pubblicazione monografica è un volume di dialoghi con il regista Peter Greenaway Se il cinema è morto, ricominciamo da capo (Accademia di Architettura, Mendrisio 2010).

 

Insegnamento: PRODUZIONE AUDIOVISIVA PER LO SPETTACOLO DAL VIVO

Maria Grazia Berlangieri

Maria Grazia Berlangieri

Docente presso l'Università di Roma "La Sapienza"

È docente di Elaborazione dell’immagine digitale e coordinatore didattico del master di I Livello in Animazione 3d Composting e Tecniche in Animazione nella Performance presso Università di Roma “Sapienza”. È dottore di ricerca in tecnologie digitali per la ricerca sullo spettacolo. È esperta in tecnologie, metodologie e progettazione archivi digitali dello spettacolo, ai fini dell’analisi del movimento dell’attore-danzatore su raccolta dati in motion capture. Consulente per la ricerca e la formazione presso diverse aziende e fondazioni che si occupano di tecnologie e beni culturali. Docente di Fenomenologia delle arti contemporanee presso L’Istituto Europeo di Design di Roma (IED). Berlangieri è stata ed è PI di importanti progetti come nel 2017 "Per un archivio digitale della danza. L'uso delle nuove tecnologie per conservare e trasmettere la memoria della danza. Progetto sull' archivio video del Festival Internazionale Il Coreografo Elettronico (Napoli 1991-2017)" e nel 2020 DeepDataForm: Sistema per l'analisi computazionale e il Deep Learning nell'ambito delle Scienze Umane e del Cultural Heritage entrambi progetti Sapienza.

Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Motion Capture, De-Sampling Bodies, in Immaginare la danza corpi e visioni nell'era digitale, a cura di Vito Di Bernardi, Letizia Gioia Monda, Massimiliano Piretti Editore (2018) e la monografia Performing Space. Lo spazio performativo e l’hacking digitale, nuove tecnologie e transmedialità, Bordeaux Edizioni (2021).

 

Insegnamento: ESTETICHE DELLA SCENA INTERMEDIALE

Marilena Daquino

Marilena Daquino

Ricercatrice presso il Digital Humanities Advanced Research Centre (DH.arc) - Università di Bologna, Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica

Laureata in Storia ha collaborato per tre anni con il Centro Risorse per la Ricerca Multimediale (CRR-MM) dell’Università di Bologna in un team multidisciplinare per la gestione di prodotti digitali della ricerca. Attualmente lavora all'applicazione di tecnologie del Semantic web su archivi fotografici della storia dell'arte. Tra le sue pubblicazioni recenti ricordiamo: Daquino, Marilena; Tomasi, Francesca, Historical Context Ontology (HiCO): A Conceptual Model for Describing Context Information of Cultural Heritage Objects, in: Metadata and Semantics Research, Berlin, Springer, 2015; Marilena Daquino, Valentina Pasqual, Francesca Tomasi, Fabio Vitali, Expressing Without Asserting in the Arts, in: Proceedings of the 18th Italian Research Conference on Digital Libraries, IRCDL 2022, CEUR Workshop Proceedings, 2022, 3160, pp. 1 - 9 (atti di: IRCDL, Padova, 24-25 Febbraio 2022) e Marilena Daquino; Mari Wigham; Enrico Daga; Lucia Giagnolini; Francesca Tomasi, CLEF. A Linked Open Data native system for Crowdsourcing, «ACM JOURNAL ON COMPUTING AND CULTURAL HERITAGE», 2022, n. 16.

 https://marilenadaquino.github.io/   

Insegnamento: CURATELA E VALORIZZAZIONE DIGITALE DEL PATRIMONIO AUDIOVISIVO DELLO SPETTACOLO DAL VIVO

Massimo Carli

Massimo Carli

Fondatore di BH audio,

BH audio, azienda leader in Italia e in Europa nella fornitura di servizi audio tecnologicamente avanzati per lo spettacolo e per la trasmissione streaming di eventi dal vivo.

Dal 2013, le conoscenze sviluppate da BH Audio li ha portati a sperimentare quella che poi è diventata una delle loro soluzioni tecnologiche di punta: lo sviluppando l’audio immersivo. Lavorando al fianco dell’azienda tedesca d&b audiotechnik, della quale è partner ufficiale, BH partecipa in modo attivo (facendo da beta tester) allo sviluppo di Soundscape una tecnologia innovativa, che consente la perfetta spazializzazione e localizzazione del suono, garantendo un’esperienza di ascolto ottimale – e corretta – ad ogni spettatore. Massimo Carli è tra i fondatori del consorzio DigiItalia.

https://www.bhaudio.it/

 

Workshop: SISTEMI E TECNICHE DI SPAZIALIZZAZIONE DEL SUONO PER L’AUDIOVISIVO E LO STREAMING

 

Matteo Paoletti

Matteo Paoletti

Ricercatore presso l'Università di Bologna

Dal 2021 svolge le sue ricerche nell'ambito dell’organizzazione ed economia dello spettacolo, della regia lirica e delle relazioni tra teatro e diplomazia culturale. È Principal Investigator del progetto Migrantheatre/Migration perspectives in Europe (UNA Europa 2021). È stato Addetto culturale presso il Ministero degli Affari Esteri. Per la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO è stato il responsabile della Convenzione per la salvaguardia del Patrimonio culturale immateriale. È membro del Nucleo di Valutazione della Regione Emilia-Romagna relativa alla L.R. 13/1999 ("Norme in materia di Spettacolo"), triennio 2022-2024. Tra le pubblicazioni recenti, possiamo ricordare «A huge revolution of theatrical commerce». Walter Mocchi and the Italian Musical Theatre Business in South America, Cambridge, Cambridge University Press, 2020 e «A single purpose: the conquest of the foreign art markets»: Theatre and cultural diplomacy in Mussolini's Italy (1919-1927), New Theatre Quarterly, Vol. 38, Issue 3, August 2022. 

 

Insegnamento: LO SPETTACOLO DAL VIVO COME PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE: ASPETTI LEGISLATIVI, DIRITTO D'AUTORE, CASI STUDIO

Laura Marcolini

Laura Marcolini

Autrice, curatrice di progetti intermediali (Studio Azzurro)

Laura Marcolini è Autrice, progettista intermediale e Direttrice artistica e tutor in progetti collettivi. È Cofondatore di Studio Azzurro Ricerca – STRIAZ. Ha studiato Lettere e Storia dell’Arte, lavorando con gallerie ed editori. Dopo un master in fotografia inizia una lunga esperienza di collaborazione come editor, fotografa e photo-editor, producendo testi e materiali iconografici sull’analisi formale e semantica e sulla percezione delle immagini. Interessata al rapporto tra immagini e spazio e alla relazione tra uomo e tecnologie, incontra Studio Azzurro, con cui opera dal 2012, sviluppando progetti, ambienti sensibili, installazioni, performance e spettacoli teatrali. Negli ultimi anni osserva con particolare interesse il mondo delle arti performative, intese quali possibile antidoto ai linguaggi dominanti della scena contemporanea.

Tra le attività recenti ricordiamo:

Progettazione e codirezione artistica della mostra di prossima apertura Renzo Piano Susumu Shingu. Parallel Lives, NAKKA Museum Osaka, 2023.
Progettazione e codirezione artistica del videoambiente Enlightned, Galleria Memphis Milano, 2023.Progettazione e codirezione artistica Il confine dei corpi, percorso sensibile di Studio Azzurro, Spazio ThinkTank, Monopoli, 2021-22.

 

Workshop: VIDEODOCUMENTI 

Stefano Allegrezza

Stefano Allegrezza

professore associato presso l'Università di Bologna

Docente di “Archivistica” ed “Archivistica digitale" dal 2016, attualmente presso l’Università degli Studi di Bologna (in precedenza presso l'Università degli Studi di Udine). Svolge le sue ricerche nell'ambito dell'archivistica e dell'archivistica digitale. Gli interessi di ricerca vertono sulle tematiche relative alla gestione elettronica dei documenti, alla dematerializzazione, alla conservazione degli archivi digitali, in particolare quelli di persona nel contesto digitale.
È il direttore del Centro di ricerca “Personal Digital Memories” e dirige la summer school in "Web and social media archiving and preservation". È membro del Consiglio dell’Alma Mater Research Institute for Human-Centered Artificial Intelligence (ALMA AI); del Collegio docenti del dottorato in Umanesimo e tecnologie (UmanTec); del Consiglio di direzione del Master in “Formazione, gestione e conservazione degli archivi digitali”, presso l’Università degli Studi di Macerata.
È socio dell'Associazione Italiana Docenti Universitari Scienze Archivistiche (AIDUSA) e dell'Associazione Nazionale Archivistica Italiana (ANAI). Tra le pubblicazioni recenti ricordiamo: The italian guidelines on creation, management and preservation of digital records. A proposed methodology for file formats assessment, in: Proceedings of iPRES 2021 17th International Conference on Digital Preservation, Beijing (Pechino), 2021, pp. 1 - 8 (atti di: iPRES 2021 17th International Conference on Digital Preservation, Beijing · China, 19-22 October, 2021); La digitalizzazione del patrimonio culturale. Linee guida, standard, esperienze (Civita Editoriale, 2021); Stefano Allegrezza, I formati elettronici per la produzione e la conservazione degli archivi sonori digitali, in: Documenti sonori. Voce, suono, musica in archivi e raccolte (Regione Piemonte - Centro Studi Piemontesi, 2021) e Gli archivi degli architetti nell’era digitale, «NUOVI ANNALI DELLA SCUOLA SPECIALE PER ARCHIVISTI E BIBLIOTECARI», 2021, Anno XXXV, 2021.

 

Insegnamento: CURATELA E VALORIZZAZIONE DIGITALE DEL PATRIMONIO AUDIOVISIVO DELLO SPETTACOLO DAL VIVO