Master

Il Master forma consulenti a supporto dei processi di patrimonializzazione, tutela e valorizzazione, nei cinque ambiti definiti dalla Convenzione UNESCO del 2003

Con il Master, l'Esperto in Patrimonio Culturale Immateriale (PCI) acquisisce competenze specifiche nei domains delle Arti performative, dell'Artigianato e dell'Enogastronomia, previste dalla Convenzione UNESCO per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale). 

In ambito pubblico, l'Esperto opera al servizio di Amministrazioni centrali dello Stato e degli Enti territoriali (Regioni, Città Metropolitane, Comuni, Musei, etc.) attivi nei processi di patrimonializzazione; in ambito privato, l'attività di consulenza opera al servizio delle Comunità interessate a valorizzare le proprie pratiche intangibili attraverso la patrimonializzazione.

In particolare, l'Esperto in PCI supporta le comunità, le amministrazioni pubbliche, le istituzioni e le società private valutando le pratiche culturali in relazione alla Convenzione UNESCO 2003, alla Convenzione UNESCO 2005, alle Direttive Operative e alla normativa italiana, e sviluppa capacità di analisi in merito ai processi di patrimonializzazione e ai loro iter procedurali.

L'Esperto in PCI supporta le governance istituzionali e i decisori politici, tramite la redazione di analisi, report, dossier e studi preliminari per il riconoscimento delle Pratiche culturali immateriali.

Ex post, l'Esperto in PCI accompagna le comunità e le istituzioni nell'individuazione di fonti di finanziamento idonee a supportare i processi di valorizzazione e tutela, quali i contributi statali (e.g., L. 77/2006), regionali e delle Fondazioni di origine bancaria.

Il Master in breve

  • Sede: Alma Mater Studiorum - Università di Bologna - Dipartimento delle Arti (Via Barberia 4, Bologna) - La didattica frontale e i seminari si svolgeranno a Bologna presso il Dipartimento delle Arti e a Ravenna presso il Dipartimento di Beni Culturali. Le attività presso il Campus di Ravenna saranno concentrate in una settimana a gennaio 2026.
  • Lingua: italiano . È richiesta una conoscenza dell'inglese a livello B1 (da accertarsi in sede di colloquio)
  • Criteri di selezione: valutazione titoli e colloquio
  • Durata: annuale 
  • Frequenza: obbligatoria minimo 70%
  • Lezioni: in presenza (presso il Dipartimento delle Arti – via Barberia 4, Bologna) e in remoto tramite piattaforma MS Teams.
  • Crediti formativi universitari: 60
  • Stage/project work: 500 ore
  • Partecipanti: minimo 12 persone, massimo 20 persone
  • Costo: 3.600 €  (uditori 1.000 €)
  • Direttore: Matteo Paoletti, Università di Bologna
  • Consiglio scientifico: Matteo Paoletti (Università di Bologna), Elena Sinibaldi, (focal point per la Convenzione UNESCO 2003 del Ministero della Cultura), Domenico Staiti (Università di Bologna), Giacomo Manzoli (Università di Bologna), Daniele Donati (Università di Bologna)

A chi è rivolto

Il master è aperto a chi possiede una laurea o un diploma di Conservatori, Accademie o istituzioni equivalenti nazionali e internazionali e desidera sviluppare una visione strategica nel settore del Patrimonio culturale immateriale.

Il percorso è particolarmente adatto a chi possiede una formazione umanistica o giuridica, ha interessi nell'ambito demoetnoantropologico e delle arti performative e sente la necessità di potenziare il proprio profilo professionale con competenze trasversali, gestionali e organizzative, indispensabili per affrontare le sfide di un settore in continua evoluzione.

Obiettivi formativi

Al termine del percorso del master acquisirai:

  • Conoscenze specifiche del sistema del Patrimonio culturale immateriali, con particolare attenzione ai settori della Convenzione UNESCO del 2003 relativi alle arti performative.
  • Competenze progettuali e realizzative per applicare tecniche economiche, normative, organizzative e di marketing, nonché strategie di comunicazione per eventi culturali.
  • Capacità critica e interpretativa delle dinamiche socio-culturali e dei fenomeni legati al Patrimonio culturale immateriale, grazie a una visione d’insieme e all'analisi contestuale.
  • Abilità comunicative e relazionali per lavorare in team eterogenei e interdisciplinari, che tengano insieme le prospettive comunitarie e le esigenze normative e regolatorie del sistema del Patrimonio culturale italiano e internazionale

Potrai ricoprire ruoli gestionali e organizzativi nel settore del Patrimonio culturale immateriale all'interno di enti pubbliciimprese privateteatri, comunità di praticantiistituzioni culturali, assumendo posizioni di responsabilità e contribuendo attivamente allo sviluppo del settore.