FAQ

Come si sviluppa il percorso didattico del Master? 

Il percorso didattico del Master si sviluppa sostanzialmente in tre fasi corrispondenti all’ottenimento degli obiettivi formativi: la fase di apprendimento/ consolidamento delle conoscenze, la fase in cui ciò che si è appreso si confronta con l’esercitazione e dunque con l’acquisizione delle competenze, e infine la fase in cui tutto ciò sul quale ci si è confrontati (fase teorica + fase pratica) viene messo alla prova dell’esperienza lavorativa reale. 

A chi è rivolto questo Master? 

Il Master in Design and Technology for Fashion Communication, come dice il titolo, si rivolge a un panorama molto vasto d’interessi culturali e professionali. Certamente la platea alla quale ci rivolgiamo è attratta dalle problematiche legate alle forme della comunicazione contemporanea e all’uso delle tecnologie digitali per veicolare contenuti di quella che chiamiamo industria culturale e creativa, e in particolare di un suo settore che è leader mondiale come sinonimo del Made in Italy: il sistema del Fashion. In quest’ottica, il nostro candidato ideale, ha interesse per i processi che ruotano attorno alla conoscenza, alla valorizzazione, alla messa in scena, alla comunicazione e alla diffusione del prodotto di moda sfruttando appieno le strategie del design e della tecnologia digitale. 

È prevista attività di laboratorio? 

Certamente e riguarda la seconda fase cui si accennava sopra. Accanto, infatti, a una parte dedicata alle lezioni frontali tenute da docenti universitari, esperti e special guests d’eccezione dei settori coinvolti (moda, design, tecnologie), gli studenti del Master affronteranno 120 ore di workshop espressamente dedicate all’esperienza pratica e progettuale, nuovamente a contatto con esperti e professionisti, sotto la guida di coordinatori scientifici. Ogni edizione del Master lancerà un tema dedicato all’esercitazione pratica, e la prima edizione di quest’anno partirà con un progetto molto interessante e di grande attualità: come partire dall’oggetto moda nella sua materialità e nei suoi sostrati storici (grazie alla collaborazione con i fantastici pezzi vintage degli Archivi di Ricerca Mazzini) e arrivare a ideare gli spazi, i contesti, le forme, gli strumenti di visualizzazione e di comunicazione per metterli in scena negli ambienti all’avanguardia tecnologica che ci metterà a disposizione la Fondazione Fashion Resarch Italy, partner d’eccezione e sponsor di questa edizione 2016. 

Chi opera nel settore del design e del fashion quali caratteristiche deve avere? 

Al Master in Design and Technology for Fashion Communication potranno iscriversi anche professionisti che lavorano già nel Fashion o in settori affini. Come interessi naturalmente dovranno avere gli stessi di quelli che accomunano i neolaureati: la valorizzazione e la comunicazione nella moda grazie alle strategie del design e alle tecnologie digitali. Le nostre valutazioni saranno fatte tenendo conto del curriculum universitario dei candidati, ma spazio ampio è dato anche al portfolio creativo-professionale che riguarda tutte le esperienze, universitarie e non, che ognuno ha accumulato negli anni. Dunque anche se non provenienti dagli ambiti di studio strettamente connessi, anche i professionisti che mirano a migliorare le loro conoscenze e competenze nel settore della comunicazione della moda potranno candidarsi. 

Sono previsti stage? 

Come per tutti i percorsi di Master, anche per il Master in Design and Technology for Fashion Communication la fase di stage è determinante e corrisponde a quel confronto con il reale mondo del lavoro cui si accennava sopra. Gli studenti del nostro Master, potranno in particolare cominciare a progettare il loro stage, insieme ai referenti scientifici di area, ai coordinatori e ai tutor, già durante le fasi teorica e soprattutto pratica del percorso formativo. Intendiamo infatti stimolare la messa in idea di project work (sorta di ricerca e approfondimento personale su un tema prescelto da parte degli studenti), sulla base dei loro talenti e delle loro ambizioni. I project work affiancheranno le altre esperienze condotte dai docenti e dagli esperti e prepareranno il terreno al progetto vero e proprio per lo stage che avrà invece come interlocutori privilegiati i referenti delle aziende coinvolte. In quanto all’individuazione delle aziende partner d’eccellenza per gli stage, alcuni nomi parlano da soli: Aeffe Group, Borbonese, Furla, La Perla, WP, Yoox Net-a-Porter, Les Copains, Piquadro, Teddy. 

Quali prospettive occupazionali ci sono per diplomati a questo Master? 

Un progetto di Master parte e ha senso se si avverte un’esigenza di mercato, se si pensa che il livello di professionalizzazione e di trasformazione delle dinamiche del lavoro necessitino di un ulteriore impegno da parte di chi, come l’Università di Bologna, deve preparare i profili di chi affronterà i bisogni occupazionali. Noi pensiamo che una figura capace di apertura culturale e dotato delle competenze progettuali e tecnico-linguistiche come abbiamo pensato sia fondamentale nel processo di rinnovamento che il mondo del lavoro chiede all’Università. Contiamo di aver interpretato il bisogno degli studenti laureati di un passo ulteriore verso la professionalizzazione, e siamo certi che il Fashion sia un terreno privilegiato anche per mettere alla prova nuovi metodi di formazione universitaria. Ringraziamo la Fondazione Fashion Research Italy che ha intuito questi bisogni e ci affianca nel provare a esaudirli.